HTTPS, utilizzato per connetterci con un maggiore livello di sicurezza informatica, è un protocollo che serve a garantire l’autenticità dei dati che transitano tra noi ed il sito che stiamo visitando. Possiede anche varie ripercussioni a livello SEO che vanno però valutate nel modo corretto.
Da un punto di vista tecnico HTTPS va incontro a due esigenze specifiche: la prima è quella di criptare le informazioni che passano tra il browser del visitatore ed il server cioè di non trasmettere in chiaro dati intercettabili da terzi. La seconda invece è quella di effettuare il riconoscimento “ufficiale” dell’identità di un sito web. Questi due aspetti servono a preservare, e possibilmente rimuovere, la possibilità che un sito fake si possa spacciare per un sito ufficiale, con la possibilità rispettiva che un malintenzionato possa leggere i dati sensibili che transitano sulla connessione e, soprattutto, che si possa subire un caso di phishing (furto di dati dell’utente).
Da un punto di vista pratico, HTTPS è considerato ufficialmente un fattore di ranking per Google, cioè viene preso in considerazione per stabilire quali siti finiranno in prima posizione per le ricerche: potrebbe non essere ovvio pensare, a questo punto, che ciò si presti a pericolose semplificazioni: un blogger infatti potrebbe decidere di attivare il protocollo HTTPS su tutte le pagine ad esempio del proprio Hosting WordPress. Questo (oltre ad essere inutile) è sbagliato concettualmente perché bisogna capire esattamente quando HTTPS va utilizzato e quando invece non è assolutamente necessario perchè altrimenti si potrebbe generalizzare ed incorrere in errori grossolani.

Ma non bisogna confondere l’uso corretto che si può fare di HTTPS (proteggere da intrusioni i dati che transitano sulla connessione, evitare il phishing, garantire l’autenticità del servizio offerto) con quello che, invece, potrebbe facilmente essere travisato: in particolare, da un punto di vista SEO proteggere i post di un blog con HTTPS è qualcosa di inutile, oltre che sostanzialmente dannoso, visto che può arrivare a rallentare la velocità di caricamento del sito.
Ogni considerazione in ambito SEO su HTTPS deve fare i conti con il fatto che criptare i dati comporta un maggiore dispendio dal punto di vista computazionale, quindi anche se il server è molto performante non ha senso attivarlo se, tra l’altro, non è neanche effettivamente necessario. Per i siti che invece offrono contenuti a pagamento è una caratteristica determinante e che garantisce maggiore sicurezza agli utenti. Questo concorre indirettamente a stabilire la qualità del sito e quindi può avere senso parlare di SEO e HTTPS.
In definitiva, bisogna sempre essere consapevoli del perchè si effettuano certe scelte: pensare di attivare HTTPS solo perchè Google ha scritto di farlo, rischia solo di essere fuorviante oltre che, come abbiamo già detto, inutile e dannoso.




Luca Spinelli dice
Finalmente un po’ di chiarimenti. Troppe persone sono ricorse all’HTTPS per il proprio blog senza motivo e peggio ancora danneggiando unicamente le performance.
Massimo dice
Esattamente, soprattutto senza un motivo reale.