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5 consigli per aumentare le condivisioni social

Pubblicato il 22 Giugno 2016 da Nicola Carmignani Lascia un commento Contrassegnato con: content marketing, plugin, wordpress

5 consigli per aumentare le condivisioni social

Lo “share” è l’essenza dei social media. Oltre ai like e ai commenti, la condivisione dei contenuti è parte essenziale della diffusione e della comunicazione, sia personale quanto di un brand.

Grazie alla condivisione dei post Facebook, dei tweet o di un link del blog è possibile far conoscere il proprio brand ad un pubblico più vasto, oltre ai clienti abituali e ai lettori affezionati.

In questo articolo cercheremo di identificare alcuni accorgimenti che consentiranno di aumentare le condivisioni social adattando i contenuti in modo da crearli e pubblicarli ottimizzando le probabilità di diffusione attraverso i social media.

Prima di condividere i tuoi post hai bisogno di creare un sito web o un blog. La soluzione migliore è quella di attivare un hosting WordPress su cui installare il tuo tema preferito!

Sfruttare i Trending Topics

Gli argomenti più “caldi”, molto discussi in rete, possono essere utili affinché un utente possa trovare un nostro contenuto e condividerlo sui propri canali social.

Per conoscere quelli che sono i contenuti di successo del momento è possibile sfruttare tool come BuzzSumo o PostReach. È possibile effettuare delle ricerche tematiche e scoprire quali sono i contenuti più condivisi per le parole chiave.

Analizzando i risultati delle ricerche si possono ottenere spunti utili a capire in quale direzione concentrare i propri sforzi per la produzione dei contenuti.

Facilitare la condivisione ai visitatori del blog

plugin condivisione social | plugin wordpress | socialpug

Il pubblico del blog è più propenso a condividere i contenuti quando lo può fare con il minimo sforzo. Ecco perché troviamo spesso all’interno dei blog i pulsanti per la condivisione sui social network. La condivisione può avvenire facilmente se, quando l’utente ha finito di leggere un post, si trova in fondo alla pagina i pulsanti social.

Esistono molti plugin per WordPress per poter inserire i pulsanti social all’interno del proprio sito o blog. Uno di questi è, ad esempio, Social Pug.

Se vuoi approfondire come semplificare la condivisione social dal tuo sito, leggi il nostro articolo in cui descriviamo i migliori plugin per condividere i contenuti tramite WordPress.

Fornire titoli accattivanti

La probabilità di essere snobbati o non condivisi aumenta se il titolo non contiene informazioni interessanti al lettore. Non si dice niente di nuovo, trovare un titolo o una breve descrizione accattivante e interessante è sempre più importante per agganciare il pubblico e invitarlo a leggere il resto del contenuto.

Dopo aver visto le migliori strategie per scrivere un buon post di un blog vogliamo concentrare la nostra attenzione su una fase spesso trascurata nel processo promozionale di un corporate blog o di una campagna di web marketing: l’analisi. Analizzare un sito web Sappiamo che i numeri non fanno il successo di un prodotto o di un brand, tanto meno serve comprare i follower sui social media. Ma quali sono i fattori metrici da tenere in considerazione quando andiamo a valutare un blog? Vediamo in questo articolo alcuni indicatori che possiamo tenere presente quando vogliamo valutare analiticamente il nostro sito. Il successo di un blog si misura ovviamente attraverso la qualità dei contenuti e, senza di questa, non avrebbe senso programmare un'attività simile con campagne di content marketing, seo copywriting, guest posting e via dicendo. Le statistiche sono un ottimo modo per andare a misurare il traffico verso un blog, l'influenza di un autore o l'autorevolezza di un articolo in particolare. Prendendo un periodo di riferimento nel medio/lungo termine (almeno 6-12 mesi), questi sono i parametri da tenere in considerazione per valutare l'andamento del nostro blog: 1. Visite al blog Il traffico organico forse è il primo parametro da guardare per monitorare nel tempo molti fattori: dal tasso di gradimento dell'andamento editoriale alla pianificazione strategica per il futuro, ma anche l'ottimizzazione del blog a livello SEO. Il numero delle visite/mese di un blog deve essere sempre confrontato con un periodo precedente e, laddove possibile, con un benchmark nello stesso settore professionale. 2. Tempo di permanenza Ovviamente il numero delle visite potrebbe non aver senso se l'utente non si sofferma sui post a leggerli. Il valore temporale di permanenza su un sito o singolo articolo ci fornisce un dato particolarmente importante: quanto tempo spende un lettore sul nostro blog e che genere di visita compie. Navigando infatti tra gli articoli potrebbe continuare la lettura, approfondendo così le tematiche e, se è impostata una campagna di marketing, arrivare alla conversione finale (es. iscrizione alla newsletter, acquisto di un prodotto, richiesta preventivo). 3. Traffic Source Da dove arriva il traffico al tuo blog? Da Google, dai social network o da qualche referral particolare? Con quali keyword arrivano a voi gli utenti? Questi fattori devono essere analizzati con cura per conoscere quali sono le fonti di traffico per voi preferenziali, sui quali poi conviene fare un certo tipo di investimento. Attenzione, anche gli altri canali vanno tenuti presenti, magari cercando la strategia migliore per incrementare il volume di traffico. 4. Commenti (quantità vs qualità) La solita sfida di sempre: il numero in sé non ha valore se non è supportato dalla qualità. Il numero di commenti può essere elevato ma questi possono essere semplici "bel post" oppure "complimenti" se non: "non sono d'accordo". I commenti migliori invece sono quelli che aggiungono valore allo stesso contenuto del post; quelli che lo approfondiscono o, addirittura, lo estendono con una discussione autorevole. <div class="su-note"  style="border-color:"#F6FCFE";border-radius:"5"px;-moz-border-radius:"5"px;-webkit-border-radius:"5"px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:"#F6FCFE";border-color:"#F6FCFE";color:"#000000";border-radius:"5"px;-moz-border-radius:"5"px;-webkit-border-radius:"5"px;">Per approfondire: I plugin alternativi per gestire i commenti con WordPress.</div></div> 5. Condivisioni social I valori delle condivisioni dell'articolo sui social media non è che non sono importanti, tuttavia non sono di primaria importanza. Anche questo valore in sé ha senso solo se preso come segnale di feedback e come indice di gradimento del contenuto. Quindi occhio a cosa viene condiviso su Facebook, Twitter e amici vari, soprattutto se accompagnati da commenti positivi o meno per capire il livello di interesse di quella fascia di pubblico.Sui social network le persone scorrono rapidamente le timeline e un titolo creato per essere facilmente comprensibile e d’interesse agevola l’approfondimento e, quindi, la condivisione.

Dunque è bene sfruttare fin da subito un approccio per la creazione degli articoli in modo che siano tali da essere identificati e accattivanti: pensare i titoli già in un contesto social.

Stimolare l’attenzione visiva

Potremmo dire che “anche l’occhio vuole la sua parte” oppure che “un’immagine vale più di mille parole” per spiegare quanto l’uso delle immagini all’interno dei post può aiutarli a distinguersi e farli beneficiare di un effetto virale di condivisione.

Investire risorse in immagini di qualità è decisamente una buona strategia per massimizzare la visibilità del proprio messaggio. È possibile chiedere la collaborazione di fotografi professionali, per la produzione di fotografie ad effetto per il proprio brand, oppure utilizzare (con cautela) fotografie provenienti da risorse web di photo-stock.

Un’alternativa moderna che consente di utilizzare immagini “arricchite” di elementi grafici o scritte, quali frasi motivazionali, è Canva.

Pubblicare durante gli orari di punta

Se vogliamo dare migliori possibilità di condivisione ai nostri contenuti social, perché non sfruttare gli orari più frequentati dei social network?

C’è una certa finestra temporale, all’interno della quale gli utenti sono maggiormente connessi ai social media, controllando le pubblicazioni. Inserendo in questo periodo di tempo i propri contenuti è possibile raggiungere una buona probabilità di ricondivisione.

Non esiste orario migliore in assoluto, ma secondo una recente ricerca di HubSpot gli orari migliori su Facebook sono il sabato e la domenica dalle 12:00 alle 13:00 oppure il mercoledì dalle 15:00 alle 16:00 e dalle 13:00 alle 16:00 il giovedì e il venerdì.

Ovviamente questi sono dati statistici e non assoluti, che possono essere adattati al proprio contesto con strumenti di analisi, proprio come Facebook Insights.

Come aumentare le condivisioni social

Concludendo, attraverso una metodologia di lavoro differenziata su più fronti, è possibile creare i contenuti giusti sfruttando le opportunità creative per poter massimizzare le condivisioni social.

Questi sono i nostri 5 consigli per aumentare le condivisioni social ma sicuramente tu ne conosci altri. E’ probabile che ogni giorno utilizzi delle tecniche per migliorare la diffusione dei tuoi contenuti e per questo motivo ti chiediamo di comunicarceli pubblicando un commento qui nel blog.

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