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5 metriche per misurare il successo di un blog

Pubblicato il 6 Aprile 2016 da Nicola Carmignani Lascia un commento Contrassegnato con:content marketing

 Dopo aver visto le migliori strategie per scrivere un buon post di un blog vogliamo concentrare la nostra attenzione su una fase spesso trascurata nel processo promozionale di un corporate blog o di una campagna di web marketing: l’analisi. Analizzare un sito web Sappiamo che i numeri non fanno il successo di un prodotto o di un brand, tanto meno serve comprare i follower sui social media. Ma quali sono i fattori metrici da tenere in considerazione quando andiamo a valutare un blog? Vediamo in questo articolo alcuni indicatori che possiamo tenere presente quando vogliamo valutare analiticamente il nostro sito. Il successo di un blog si misura ovviamente attraverso la qualità dei contenuti e, senza di questa, non avrebbe senso programmare un'attività simile con campagne di content marketing, seo copywriting, guest posting e via dicendo. Le statistiche sono un ottimo modo per andare a misurare il traffico verso un blog, l'influenza di un autore o l'autorevolezza di un articolo in particolare. Prendendo un periodo di riferimento nel medio/lungo termine (almeno 6-12 mesi), questi sono i parametri da tenere in considerazione per valutare l'andamento del nostro blog: 1. Visite al blog Il traffico organico forse è il primo parametro da guardare per monitorare nel tempo molti fattori: dal tasso di gradimento dell'andamento editoriale alla pianificazione strategica per il futuro, ma anche l'ottimizzazione del blog a livello SEO. Il numero delle visite/mese di un blog deve essere sempre confrontato con un periodo precedente e, laddove possibile, con un benchmark nello stesso settore professionale. 2. Tempo di permanenza Ovviamente il numero delle visite potrebbe non aver senso se l'utente non si sofferma sui post a leggerli. Il valore temporale di permanenza su un sito o singolo articolo ci fornisce un dato particolarmente importante: quanto tempo spende un lettore sul nostro blog e che genere di visita compie. Navigando infatti tra gli articoli potrebbe continuare la lettura, approfondendo così le tematiche e, se è impostata una campagna di marketing, arrivare alla conversione finale (es. iscrizione alla newsletter, acquisto di un prodotto, richiesta preventivo). 3. Traffic Source Da dove arriva il traffico al tuo blog? Da Google, dai social network o da qualche referral particolare? Con quali keyword arrivano a voi gli utenti? Questi fattori devono essere analizzati con cura per conoscere quali sono le fonti di traffico per voi preferenziali, sui quali poi conviene fare un certo tipo di investimento. Attenzione, anche gli altri canali vanno tenuti presenti, magari cercando la strategia migliore per incrementare il volume di traffico. 4. Commenti (quantità vs qualità) La solita sfida di sempre: il numero in sé non ha valore se non è supportato dalla qualità. Il numero di commenti può essere elevato ma questi possono essere semplici "bel post" oppure "complimenti" se non: "non sono d'accordo". I commenti migliori invece sono quelli che aggiungono valore allo stesso contenuto del post; quelli che lo approfondiscono o, addirittura, lo estendono con una discussione autorevole. <div class="su-note" id="" style="border-color:"#F6FCFE";border-radius:"5"px;-moz-border-radius:"5"px;-webkit-border-radius:"5"px;"><div class="su-note-inner su-u-clearfix su-u-trim" style="background-color:"#F6FCFE";border-color:"#F6FCFE";color:"#000000";border-radius:"5"px;-moz-border-radius:"5"px;-webkit-border-radius:"5"px;">Per approfondire: I plugin alternativi per gestire i commenti con WordPress.</div></div> 5. Condivisioni social I valori delle condivisioni dell'articolo sui social media non è che non sono importanti, tuttavia non sono di primaria importanza. Anche questo valore in sé ha senso solo se preso come segnale di feedback e come indice di gradimento del contenuto. Quindi occhio a cosa viene condiviso su Facebook, Twitter e amici vari, soprattutto se accompagnati da commenti positivi o meno per capire il livello di interesse di quella fascia di pubblico.

Dopo aver visto le migliori strategie per scrivere un buon post di un blog, vogliamo concentrare la nostra attenzione su una fase spesso trascurata nel processo promozionale di un corporate blog o di una campagna di web marketing: l’analisi.

Analizzare un sito web

Sappiamo che i numeri non fanno il successo di un prodotto o di un brand, tanto meno serve comprare i follower sui social media. Ma quali sono i fattori metrici da tenere in considerazione quando andiamo a valutare un blog? Vediamo in questo articolo alcuni indicatori che possiamo tenere presente quando vogliamo valutare analiticamente il nostro sito.

Il successo di un blog si misura ovviamente attraverso la qualità dei contenuti e, senza di questa, non avrebbe senso programmare un’attività simile con campagne di content marketing, seo copywriting, guest posting e via dicendo.

Le statistiche sono un ottimo modo per andare a misurare il traffico verso un blog, l’influenza di un autore o l’autorevolezza di un articolo in particolare.

Prendendo un periodo di riferimento nel medio/lungo termine (almeno 6-12 mesi), ecco quali sono i parametri da tenere in considerazione per valutare l’andamento del nostro blog.

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1. Visite al blog

Il traffico organico forse è il primo parametro da guardare per monitorare nel tempo molti fattori: dal tasso di gradimento dell’andamento editoriale alla pianificazione strategica per il futuro, ma anche l’ottimizzazione del blog a livello SEO.

Il numero delle visite/mese di un blog deve essere sempre confrontato con un periodo precedente e, laddove possibile, con un benchmark nello stesso settore professionale.

2. Tempo di permanenza

Ovviamente il numero delle visite potrebbe non aver senso se l’utente non si sofferma sui post a leggerli. Il valore temporale di permanenza su un sito o singolo articolo ci fornisce un dato particolarmente importante: quanto tempo spende un lettore sul nostro blog e che genere di visita compie.

Navigando infatti tra gli articoli potrebbe continuare la lettura, approfondendo così le tematiche e, se è impostata una campagna di marketing, arrivare alla conversione finale (es. iscrizione alla newsletter, acquisto di un prodotto, richiesta preventivo).

3. Traffic Source

Da dove arriva il traffico al tuo blog? Da Google, dai social network o da qualche referral particolare? Con quali keyword arrivano a voi gli utenti?

Questi fattori devono essere analizzati con cura per conoscere quali sono le fonti di traffico per voi preferenziali, sui quali poi conviene fare un certo tipo di investimento. Attenzione, anche gli altri canali vanno tenuti presenti, magari cercando la strategia migliore per incrementare il volume di traffico.

4. Commenti (quantità vs qualità)

La solita sfida di sempre: il numero in sé non ha valore se non è supportato dalla qualità. Il numero di commenti può essere elevato ma questi possono essere semplici “bel post” oppure “complimenti” se non: “non sono d’accordo”.

I commenti migliori invece sono quelli che aggiungono valore allo stesso contenuto del post; quelli che lo approfondiscono o, addirittura, lo estendono con una discussione autorevole.

Per approfondire: I plugin per gestire i commenti con WordPress.

5. Condivisioni social

I valori delle condivisioni dell’articolo sui social media non è che non sono importanti, tuttavia non sono di primaria importanza. Anche questo valore in sé ha senso solo se preso come segnale di feedback e come indice di gradimento del contenuto.

Quindi occhio a cosa viene condiviso su Facebook, Twitter e amici vari, soprattutto se accompagnati da commenti positivi o meno per capire il livello di interesse di quella fascia di pubblico.

Per approfondire: 6 plugin per condividere post con WordPress.

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Tre metriche per misurare la strategia di social media marketingTre metriche per misurare la strategia di social media marketing Creare un blog aziendale per un ecommerce di successo Default ThumbnailWeb Marketing: i vantaggi di un blog aziendale

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