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Come gestire gli errori 500, 503, 403 e 406

Pubblicato il 24 Giugno 2015 da Salvatore Capolupo Lascia un commento Contrassegnato con: tutorial

Come gestire gli errori 500, 503, 403 e 406

Hai messo in piedi il tuo nuovo sito, tutto sembra funzionare alla perfezione ed i primi visitatori iniziano a farsi vivi. Non potrebbe andare meglio di così, se non fosse che… all’improvviso, appare un errore inspiegabile e la tua homepage non si vede più! Cosa fare in questi casi?

La cosa più importante è riconoscere il tipo di errore che solitamente viene identificato da un numero univoco a tre cifre: ad esempio 404 indica che la pagina o è stata rimossa via FTP oppure non è presente a seguito di un link errato. Se l’errore non appare sulla pagina, bisognerà consultare i log interni del servizio di hosting web.

Gli errori del server sono utili per indicare, ai webmaster e (a volte) ai visitatori, che la pagina richiesta non è raggiungibile o che, a seconda dei casi, il servizio non è disponibile come ci si aspetterebbe.

Se abbiamo avuto modo in passato di vedere come gestire gli errori 404 e cosa fare quando il sito è offline, è arrivato il momento di prendere in considerazione i principali codici che sono associati ad errori imprevisti e che possono in alcuni casi suggerire le strategie per ripristinare il sito alla normalità.

Errore 500

L’errore 500 è forse uno dei più importanti da conoscere, visto che denota una situazione di stallo del sito che può essere dovuta alle cause più diverse tra loro: a complicare le cose, l’errore 500 a volte non viene notificato direttamente ma si riconosce per via di una “pagina bianca” che appare al visitatore.

Per venire a capo di un problema del genere è quasi sempre necessario andare a controllare la configurazione del file .htaccess (se ci sono errori di sintassi nelle direttive, ad esempio, è tipico che Apache restituisca un 500), verificare che non ci siano script PHP (compresi plugin, funzioni dei theme e moduli aggiuntivi di qualsiasi CMS) che non stiano provocando un blocco o un errore, ed andare a controllare che sia tutto corretto se stiamo ad esempio modificando il file PHP.ini.

Errore 503

Errore 503Un errore 503 avviene invece, tipicamente, se le risorse del server sono sature o detto in modo più semplice qualora il sito sia soggetto ad un sovraccarico di richieste.

Può capitare sia per eccesso di visite che, a volte, per via di script malevoli che stanno cercando di manomettere il sito.

In questi casi il server si protegge restituendo a tutti questo errore ed è opportuno informare il proprio hosting provider del problema prima di fare qualsiasi altra cosa.

Errore 403

L’errore 403 è relativo al fatto che la pagina richiesta pur esistendo, per un’impostazione di sicurezza del server, non viene visualizzata correttamente. È questo il caso in cui andiamo ad aprire un file nascosto come .htaccess, che non è consentito visualizzare via browser ma soltanto mediante FTP autorizzato.

Di solito questi errori si risolvono settando opportunamente i CHMOD all’interno dei file e delle cartelle del sito web (queste impostazioni cambiano a seconda del CMS usato).

Errore 406

L’errore 406 è di natura leggermente più complessa degli altri: esso denota una circostanza in cui il browser che si sta utilizzando non è compatibile col formato dichiarato dalla pagina.

Per quanto sembri difficile, a volte per risolvere problemi del genere basta assicurarsi che nel markup HTML sia dichiarato il corretto doctype e che lo stesso sia compatibile col browser che usiamo. Alcune pagine che danno errore 406 su Firefox, ad esempio, si vedono perfettamente con Chrome.

Per altri codici di errore conviene fare riferimento al tuo webmaster oppure alla documentazione ufficiale del CMS utilizzato.

In alternativa se hai dei suggerimenti o dei dubbi su altri tipi di errori, comunicacelo nei commenti e cercheremo di aiutarti rispondendo o integrando le informazioni presenti in questo articolo.

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