Per un brand i contenuti sono reputazione, autorevolezza, fiducia. Sono essenziali per comunicare la propria identità, l’esperienza acquisita, i valori differenzianti e per stringere legami con le persone. Legami che, nel tempo, diventeranno profitto.
Il punto, però, è che i contenuti che riescono ad assolvere a questo compito sono davvero pochi.
Come fare, allora, per non incappare negli errori più comuni che possono penalizzare il tuo brand?
Contenuti per il brand: 7 errori da cui stare alla larga
Qui ti appunto una lista di 7 errori che devi evitare e che devi tenere sempre bene a mente.
1. Stai pubblicando tutto
Non tutto quello che produci o che ti passa per la testa e tra le mani è un contenuto buono per essere pubblicato. Pianifica il tuo piano editoriale con cura, a partire dalle esigenze delle persone a cui ti rivolgi e dalla tua identità.
Filtra le idee chiedendoti questo contenuto è davvero utile per chi lo leggerà/riceverà/ascolterà/vedrà?
2. Ti stai focalizzando su un unico formato
Ogni persona – e parlo di ogni singola persona – ha delle preferenze specifiche riguardo al tipo di contenuto che più apprezza o con cui più si sente a suo agio.
Per questo devi prevedere diversi formati e ognuno deve essere adeguato allo strumento di comunicazione tramite cui sarà veicolato.
Può trattarsi di un testo, di un’immagine, di un podcast, di un video: nel tuo piano editoriale mixa questi formati.
3. Se non ti senti a tuo agio, evita
Questo è il momento dei video e dei Reels di Instagram: ti garantiscono una copertura organica pazzesca. E, sì, andrebbero inseriti in ogni buon piano editoriale che si rispetti.
C’è una cosa, però, su cui voglio farti riflettere. Se registrare un video proprio non ti viene bene, evita di farlo.
L’imbarazzo iniziale puoi superarlo, nel tempo prenderai confidenza con questo formato, ma se ti rendi conto che il tuo contenuto non è empatico non pubblicarlo.
4. Sai procrastinando
Pubblicare contenuti di valore per il tuo target di riferimento significa esserci. Significa raccontarti, condividere, farti vedere e dare.
E la bontà viene sempre premiata dalle persone che ricevono qualcosa di buono in dono. È la prima delle leve psicologiche individuate da Robert Cialdini, quella della reciprocità.
NOTA BENE: Se non hai letto Le armi della persuasione di Robert Cialdini, è tempo di recuperare.
5. Non li consideri parte di un unico progetto, il tuo.
Quando progetti e realizzi il singolo contenuto devi sempre considerare che fa parte di un progetto più ampio, il tuo.
Ogni contenuto contribuisce a raccontare e a comunicare il tuo brand. Ogni contenuto può (e deve) comunicare con gli altri contenuti. Ogni contenuto può avvicinare le persone e deve indirizzarle verso la successiva fase del funnel.
6. I tuoi contenuti non sono usabili
Sai cosa vuol dire che un contenuto è usabile? Significa che è compreso con facilità e in maniera veloce da chi lo fruirà.
Significa che è chiaro il messaggio che vuoi veicolare e che lo è altrettanto l’azione che vuoi che le persone compiano. L’usabilità di un contenuto è la sua risorsa essenziale.
Per approfondire leggi questo articolo.
7. Non hai pianificato un’adeguata struttura
Un buon contenuto non viene mai fuori dal caso. O dal caos. Piuttosto, quel che ti serve è la pianificazione, la strategia.
Prima di cominciare a scrivere un articolo per il blog, a realizzare un post per i Social Network, a registrare un podcast stila la tua scaletta, stabilisci la struttura che dovrà seguire il tuo contenuto.
In questo modo avrai la certezza di arrivare dritto al punto.
Il Content Marketing, leva persuasiva dei brand
Quando pensi al Content Marketing, ovvero alla pianificazione, produzione e pubblicazione dei contenuti, tieni sempre bene a mente che sono una concreta e preziosa leva persuasiva per il tuo brand.
Sono lo strumento e la risorsa tramite cui puoi avvicinare, educare, coinvolgere e convincere le persone.
E, ancora, puoi sensibilizzarle attorno a tematiche di tuo e di loro interesse, puoi rendere il tuo brand familiare e puoi costruire un solido legame di rispetto e di fiducia.
E questi sono essenziali per avere successo nel tempo. Per costruire un brand longevo.
Ti vengono in mente altri errori da cui stare alla larga?
Scrivili nei commenti. Ti aspetto!
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