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A/B Test: cos’è e a cosa serve

Pubblicato il 13 Luglio 2021 da Ludovica De Luca Lascia un commento Contrassegnato con: tutorial

Se vuoi ottimizzare le performance del tuo progetto digitale non puoi fare a meno della fase di testing, che ti permette di capire cosa funziona meglio e cosa non.

Sono tante le tipologie di test che puoi applicare e la scelta dipende dai fattori che devi valutare, dall’obiettivo che ti sei posto, dai risultati che vuoi ottenere e anche dal budget che hai a disposizione.

Tra le più utilizzate tipologie di test vi è l’A/B Test, uno strumento utile per comprendere e migliorare le prestazioni del tuo progetto online.

In questo post capiremo insieme:

  • Cos’è l’A/B Test
  • Le caratteristiche dell’A/B Testing
  • Come fare l’A/B Test.
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Cos’è l’A/B Test?

L’A/B Test – noto anche come Test dei cesti o split-run testing – è un test che verifica le ipotesi. Cosa fa concretamente? Mette a confronto due varianti di un copy o due versioni differenti di una pagina web, di una grafica, di un’immagine, di un pulsante, di un modulo di contatto. ecc.

Quindi, l’A/B Test permette di confrontare due versioni di qualsiasi elemento desideriamo e di valutare quale performa meglio.

La scelta dell’elemento da testare dipende dagli obiettivi di business e di marketing del brand e dallo specifico strumento di comunicazione utilizzato.

Ad esempio, nel caso di una landing page può essere utile testare due versioni differenti dell’immagine iniziale. Nel caso di una campagna pubblicitaria può essere importante valutare due claim differenti o se si tratta di una inserzione sui Social può essere importante testare il visual, e via dicendo.

Quel che conta è che ogni A/B Test prenda in esame un solo elemento e che lo proponga in due varianti differenti nello stesso lasso di tempo.

L’obiettivo è capire cosa piace di più al pubblico di riferimento, cosa lo attrae maggiormente e cosa lo convince con più facilità a compiere l’azione che desideriamo.

Copywriting Persuasivo: i 3 princìpi fondamentali

Le 3 caratteristiche di un A/B Test

Un A/B Test efficace deve sempre rispettare tre caratteristiche fondamentali.

1. La simultaneità

Quando conduci un A/B Test è essenziale rispettare il principio della simultaneità. Le due variazioni dello stesso elemento devono essere testate e valutate nello stesso periodo di tempo e presso il medesimo target di riferimento.

Solo in questo modo potrai comprendere meglio i risultati e non rischierai di far dipendere le performance del test da fluttuazioni di traffico, stagionalità, cambiamenti imprevisti, differenze in termini di concorrenza.

Uno degli errori più comuni in fatto di A/B Test è proprio quello di pensare di sottoporre la variante A a un gruppo di persone per il primo periodo e la variante B nel periodo successivo.

Il design di una call to action che converte: le linee guida

2. La coerenza

Se stai testando il colore di un pulsante che contiene la Call To Action (chiamata all’azione) di tuo interesse, devi essere coerente nell’uso delle variazioni. Questo vuol dire che:

  • La medesima variante con il colore X deve comparire in tutte le posizioni e le pagine, nel caso di un sito web o di una landing page;
  • Per i visitatori di ritorno la versione visualizzata deve sempre essere la medesima.

Un altro errore tipico in fatto di A/B Testing è proprio quello di non garantire uniformità alla variante testata e questo incide negativamente sui risultati.

3. La variabile, il tempo e le metriche discendono dall’obiettivo

La variabile da misurare dipende sempre dagli obiettivi di business e di marketing e comunicazione.

È a partire da questi che occorre stabilire cosa testare, per quanto tempo e anche la metrica in relazione alla quale misurare le performance.

Tra gli errori più frequenti quando si conduce un A/B Test vi sono:

  • Il test di più variabili contemporaneamente (ad esempio immagine e titolo) invece di una sola per volta (ad esempio, prima l’immagine e poi il titolo);
  • Stabilire un tempo insufficiente per valutare le performance del test;
  • Misurare i risultati senza prima aver stabilito i KPIs, ovvero gli indicatori chiave di performance.

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Come fare l’A/B Test?

Se vuoi avviare un A/B test devi rispettare tre fasi importanti per la riuscita dell’esperimento.

1. Stabilisci obiettivi concreti e numerici

Quando conduci un A/B test, la prima cosa che devi fare è stabilire l’obiettivo che vuoi raggiungere.

Vuoi capire come ottenere il maggior numero di contatti che compilano quel modulo? Vuoi comprendere quale pulsante favorisce il tasso di conversione?

In ogni caso, devi scegliere un obiettivo di business che sia concreto, numerico e misurabile.

In questa fase devi decidere anche quali saranno le metriche che dovrai tenere in considerazione per valutare le performance delle due versioni testate.

2. Stabilisci la variante da testare

A partire dall’obiettivo che vuoi raggiungere, decidi quale elemento vuoi testare e quali devono essere le due versioni da sottoporre al pubblico di riferimento.

Ricorda che l’elemento variante deve essere sempre e solo uno e che deve essere presentato con coerenza in ogni posto si trovi per quello specifico pubblico.

3. Decidi il come

Ora stabilisci:

  • Tempi, ovvero quanto durerà il tuo test;
  • Modi, ovvero come intendi sottoporlo al target. Solitamente si opta per proporre alla prima metà del pubblico la variante A e all’altra metà la variante B;
  • Pubblico. A chi sottoporrai le due varianti? Il target di riferimento deve essere il medesimo per le due variazioni considerate.

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A/B Testing: perché condurne uno

L’A/B Test è uno strumento prezioso per i business digitali perché permette di comprendere come ottimizzare gli investimenti e le performance della strategia di marketing e di comunicazione.

Comprendere cosa performa meglio consente di risparmiare tempo e denaro, di capire cosa funziona meglio e come ottenere risultati sempre più efficienti.

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